Scopriamo insieme cos’ è una carie e da cosa è causata!
La carie può nascere da un’igiene domiciliare poco curata e dalla formazione della placca.
Ma non solo.
La carie è, come da sua definizione, una malattia multifattoriale degenerativa dei tessuti duri del dente.
Un po’ difficile, vero? Eppure è una malattia con la quale tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti ed è quella malattia che tutti vogliamo prevenire, evitare, per salute ed estetica.
Si manifesta come un’erosione, più o meno profonda, che intacca prima lo smalto, poi la dentina e, infine, la polpa del dente.
Un invasione della carie al solo smalto non provoca dolore, non si avrà, quindi, mal di denti fino a quando l’erosione dentale non avrà raggiunto la dentina, ossia lo strato intermedio del dente.
Se si interviene con una ricostruzione, prima che abbia raggiunto o si sia avvicinata troppo alla polpa, i denti possono essere salvati, in caso contrario, potrebbe rendersi necessario un trattamento canalare o addirittura un estrazione, nei casi più gravi.
Questa situazione può essere prevenuta con una buona igiene orale domiciliare e con dei controlli periodici dal dentista.
Obiettivo generale: limitare la formazione della placca, la pellicola bianco-giallastra collosa e ricca di batteri, che si trova nella saliva e nei residui di cibo, dalla quale la carie ha origine.
Tipi di carie
Ci sono diversi tipologie di carie, eccole elencate qui sotto:
CARIE OCCLUSALE – Interessa la parte “masticante” del dente, la più semplice da scovare perché è anche la più visibile. Ma è anche la più frequente poiché la parte di dente interessata da questo tipo di carie è quella più esposta, quella che viene maggiormente utilizzata quando si sminuzza il cibo.
CARIE CERVICALE – Si forma nella parte del dente più vicina alla gengiva ed è spesso associata a situazioni di demineralizzazioni dello smalto o ad una scarsa e scorretta igiene orale.
CARIE INTERDENTALE – Si sviluppa tra un dente e l’altro. Si tratta di un’infezione che colpisce la superficie cosiddetta interprossimale che, detto in parole più semplici, è la parete di un dente che confina con un altro dente vicino. Come prevenirla? Con il filo interdentale. È la tipologia di carie più insidiosa e più difficile da trovare.
CARIE SECCA – Intacca solo lo smalto in maniera molto superficiale, magari in diversi punti, senza però interessare né la dentina, né la polpa. È quella tipologia di carie che non provoca dolore.
CARIE DA BIBERON – Colpisce i bambini piccoli, fino a tre anni, che non possono fare a meno di bere spesso, durante la giornata e nelle ore notturne, sostanze zuccherate direttamente da un biberon. Gli zuccheri arrivano velocemente ai denti e diventano acidi stimolati dai batteri presenti nella placca, con conseguente erosione dentale.
CARIE SENILE – Colpisce le persone più anziane e più frequentemente quelle che soffrono di recessione gengivale. La gengiva, ritirandosi, scopre una parte di radice che si espone all’ambiente orale e crea una zona facilmente cariabile. Questa tipologia di carie è difficilmente sottoponibile ad un trattamento conservativo e bisogna quindi procedere con l’estrazione.
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